Caltanissetta | È successo alle 23.40 durante l'assenza del proprietario
In contrada «Garistoppa», fra Caltanissetta e Santa Caterina Villarmosa
i militari hanno controllato un'Alfa Romeo sospetta, che dentro aveva
tutto l'occorrente necessario per aprire porte e trasportar la refurtiva
CALTANISSETTA | È escalation di furti nelle case della provincia. L’ultimo episodio risale a ieri notte, quando attorno alle 23.40 circa, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Caltanissetta ha sventato l’ennesimo tentativo di furto durante un servizio di pattugliamento del territorio. Il fatto è accaduto nella zona che si trova fra Caltanissetta e Santa Caterina Villarmosa, zona nella quale i militari hanno notato un'Alfa Romeo in sosta davanti ad un cancello d'ingresso di una villa in Contrada Garistoppa.
I militari hanno effettuato i controlli sul mezzo. Parcheggiata la gazzella poco distante si sono recati a piedi vicino all'autovettura e, guardando sui sedili, hanno notato diverse forze, una mazza di ferro ed un grosso martello. Notando inoltre che il cancello d'ingresso dell'abitazione era stato chiaramente forzato, i carabinieri, raggiunti immediatamente da una seconda pattuglia dell'aliquota operativa, hanno fatto ingresso nell'abitazione, sezionata al centro di un vasto uliveto. Dopo un sopralluogo, sono stati notati numerosi borsoni sparsi lungo il tragitto dall'ingresso alla casa fino al cancello, riempiti dai ladri con oggetti suppellettili sottratti dalle stanze della casa, che gli stessi avevano messo completamente a soqquadro.
Posto in sicurezza il luogo del furto, la centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri di Caltanissetta ha provveduto a contattare il proprietario della villa, un nisseno di 60 anni, il quale giunto sul posto, ha ringraziato i militari. Un ulteriore più approfondita disamina della vettura utilizzato dai ladri, è emerso che questi ultimi avevano già riempito del cofano posteriore della stessa con quattro borsoni pieni di refurtiva il tutto è stato sottoposto a sequestro a disposizione dell'autorità giudiziaria. Le indagini condotte dal nome operativo radiomobile della compagnia dei carabinieri proseguono quindi senza soluzione di continuità e dagli investigatori traspare un cauto ottimismo in merito all'individuazione dei colpevoli.
Domenica 5 maggio 2013