Eni-Aia c'è l'intesa, 700 milioni di investimenti. Al ministero dell'Ambiente raggiunto l'accordo

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Gela | emissioni di fumi ridotte e posti di lavoro salvaguardati: sarà così?

Eni-Aia c'è l'intesa, 700 milioni di investimenti
Al ministero dell'Ambiente raggiunto l'accordo

La soluzione trovata a Roma è stata quella della media ponderata

di Giuseppe Maria Tinnirello

Lo stabilimento Eni di Gela
Lo stabilimento Eni di Gela

Alla fine è passata la proposta del calcolo ponderale messa sul tavolo della conferenza dei servizi proprio dall’Eni. Al ministero dell’Ambiente, ieri, si è infatti raggiunto finalmente l’accordo sull’autorizzazione integrata ambientale (Aia) che fino a quel momento aveva tenuto col fiato sospeso istituzioni, sindacati e i lavoratori del cane a sei zampe. Una boccata d’ossigeno dovrebbe venire così dallo sblocco di 700 mln di euro di investimenti per riconvertire la produzione del sito industriale di Gela: non più petrolio ma gasolio. E proprio la nuova linea del calcolo ponderale, sposata alla fine da tutti i rappresentanti, locali, provinciali e regionali presenti a Roma, dovrebbe portare una inversione di rotta sul versante delle emissioni di biossido di zolfo nell’ambiente.

La soluzione della media ponderata per la produzione di energia elettrica dovrebbe consentire di abbassare le emissioni di gas inquinanti da 700 milligrammi su un metro cubo d’aria a 400 come in tutte le centrali termoelettriche in cui la corrente prodotta è destinata alla vendita. Ma quella di Gela è una centrale che produce energia elettrica anche per l’interno, e lì il limite era fissato appunto a 700 normal metri cubi al secondo di SO2. Con la soluzione adottata ieri al ministero dell’Ambiente si è arrivati ad un compromesso tra la produzione per l’interno e quella per l’esterno destinata alla vendita; più l’Eni produce energia elettrica per l’esterno più la soglia di emissioni si abbassa da 700 a 400. Il presidente di Confindustria Centro Sicilia, Carmelo Turco, ha dichiarato: “Il territorio gelese ha dimostrato ancora una volta di volere la Raffineria Eni”. Mentre il segretario nazionale dei lavoratori dell’energia della Femca Cisl, Sergio Gigli, non ha nascosto le sue preoccupazioni perché “un anno di attesa per chi vuole investire in tempi di crisi è troppo” e nel frattempo l’Eni potrebbe pensare di approdare ad altri lidi. “Nelle prossime settimane il governo regionale intende incontrare i vertici di Eni per discutere della politica degli investimenti”, ha chiosato il presidente della Regione, Rosario Crocetta, mentre il sindaco Fasulo afferma che “l’applicazione della media ponderata abbassa il livello dell’inquinamento dell’aria”. “Sono anni che si fanno proclami – dice l’esponente gelese dell’Ncd, Lucio Greco –  ma sin’ora non abbiamo visto niente. Che ben vengano gli investimenti, ma che siano anche ecocompatibili; voglio dire che ci vogliono anche impianti più all’avanguardia per inquinare meno”. Come dire: e se una parte di questi investimenti fosse dirottata all’impiantistica?                               

Giovedì 19 giugno 2014

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