di Giuseppe Maria Tinnirello
Uno momento della seduta consiliare con il nuovo segretario generale Amorosia accanto al presidente del consiglio f.f.Ascia |
Seconda fumata nera ieri sera per l’elezione del presidente del Consiglio comunale. Alla votazione per un nuovo rinvio alle 20,30 del prossimo 11 agosto hanno infatti risposto con un “sì” sedici consiglieri sui 29 presenti (era assente Torrenti del Megafono). Alle 20,55 comincia la seconda – in realtà la prima – seduta del consiglio comunale per ovviare all’inconveniente dell’assise di una settimana prima, quella del 23 luglio in cui era assente il 30esimo consigliere, e si procede con il giuramento del 5 stelle Enzo Giudice. Poco prima il consigliere Casano con il suo intervento torna a chiedere l’annullamento della prima seduta proprio perché mancava Giudice.
La querelle su cui ruota tutta la vicenda è che l’elezione di un consigliere è una cosa, mentre l’esercizio delle sue funzioni è un’altra cosa, tant’è che è subordinato al giuramento, ma se il giuramento non è valido per l’assenza di un consigliere non vi può essere esercizio di funzioni da parte dell’organo deliberante, cioè il consiglio comunale. Quindi la decisione di procedere con la votazione per l’elezione del presidente del Consiglio è nulla, come nulli sarebbero gli atti del sindaco Domenico Messinese visto che non aveva ancora prestato giuramento, incombenza che ha svolto solo il 23 luglio scorso.
Non esattamente così la pensa il segretario comunale fresco di nomina Piero Amorosia, proveniente da Trapani, secondo cui l’eccezione di nullità sollevata da Carmelo Casano deve essere accolta per la parte che riguarda la validità della votazione del presidente del civico consesso "perché in base alla circolare regionale 13/2008 mancano i presupposti giuridici della precedente votazione” non essendo stati presenti tutti e trenta i consiglieri, ma non può essere accolta invece per quanto riguarda la validità del giuramento del sindaco Messinese “perché – dice Amorosia – il giuramento del sindaco, a differenza di quello dei consiglieri che è un atto amministrativo, è un atto formale”.
Ma la seduta by night del consiglio comunale è stata caratterizzata come ormai è consuetudine da polemiche, dovute alle fibrillazioni interne al Pd. E le avvisaglie c’erano già state. Ed erano arrivate da almeno due consiglieri del Partito democratico, Antonino Biundo e Vincenzo Cirignotta, il quale, come nella seduta consiliare del 23 luglio, lamenta il comportamento poco consono del presidente facente funzione Ascia tacciandola di mancanza di imparzialità. Un botta e risposta tra i due che si ripete ad ogni consiglio comunale e che è il termometro che segna la temperatura alta, e non solo per il caldo di agosto ormai alle porte, all’interno del Partito democratico.
Voci di corridoio, ieri sera, davano in consiglio una maggioranza trasversale già pronta a sparigliare i giochi nel caso in cui le cose si fossero messe in un certo modo; fino alle sei di ieri pomeriggio, infatti, non si era ancora trovato l’accordo su come votare in aula.
Frattanto ieri sera il gruppo consiliare dei democratici nel corso dell’assise, per bocca di Cirignotta, ha reso noti i nomi di capogruppo e vice capogruppo: sono rispettivamente Giuseppe Ventura, ex assessore della giunta Fasulo, e Romina Morselli, da poco transitata dall’Udc al Partito democratico.
Venerdì 31 luglio 2015
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