di Giuseppe Maria Tinnirello
Cinque rumeni sono stati tratti in arresto oggi dai militari dell’arma dei Carabinieri della compagnia di Caltanissetta a seguito di denuncia sporta da un giovane connazionale. Chiriac Marian Fanica, Hrictu Antonel, Olteanu Eduard Luis, Costantinica Dimistru Cezar, Chiriac Constantin, sono stati tradotti in carcere per rimanervi a disposizione dell’autorità giudiziaria per rispondere di sequestro di persona, lesioni dolose aggravate, furto e violenza. La banda aveva preso di mira il giovane senza fissa dimora che aveva ospitato per le festività natalizie in un’abitazione di Riesi, in contrada Canale. L’ospitalità si era però presto trasformata in prigionia, dopo il rifiuto del ragazzo di partecipare alle attività criminose cui i cinque erano dediti. Il giovane è rimasto infatti segregato dal 26 dicembre 2013 all’1 gennaio 2014, privato del cellulare e piantonato dai cinque balordi per paura che potesse scappare e denunciare tutto. La vicenda ha avuto un epilogo cruento nella notte di capodanno quando i cinque membri della banda hanno deciso di praticare un rito di sangue, cosiddetto “rito della fratellanza”, consistente nel praticarsi dei tagli per unire poi assieme le ferite; una sorta di iniziazione mafiosa a cui il giovane si è rifiutato di prender parte, scatenando la violenza dei connazionali che lo hanno immobilizzato procurandogli delle profonde ferite agli avambracci con una lama tagliente. Approfittando di un momento di disattenzione dei cinque balordi il giovane è riuscito a scappare arrivando ferito e a piedi fino a Ravanusa, nell’agrigentino, dove un amico lo ha poi accompagnato all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta per farlo medicare. I Carabinieri hanno localizzato i rumeni a Sambuca di Sicilia (Ag), dove nel frattempo si erano diretti, abbandonando l’abitazione di Riesi divenuta ormai pericolosa. Il bliz, scattato all’alba tra Riesi e Sambuca di Sicilia, è stato effettuato da una ventina di militari dell’arma dislocati nel territorio. A fine operazione il gip di Caltanissetta ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i cinque rumeni, recependo le richieste della locale Procura della Repubblica basate sulle risultanze investigative dei Carabinieri.
Venerdì 14 febbraio 2014
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